MARIA SANTISSIMA

DEVOZIONE

Affidamento a Maria (catechesi di P. Livio Fanzaga, Radio Maria - 28/06/2013)

PREGHIERE ALLA MADONNA
Preghiere di Medjugorje e altro
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PREGHIERE ALLA MADONNA (MONFORT)
Tratte dall'opera "Trattato della vera devozione alla Santa Vergine" e "Il segreto di Maria" di San Luigi Maria Grignion da Monfort
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PREGHIERE DI FATIMA
Insegnate dall'angelo della Pace, dalla Madonna e dai pastorelli.
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LA ROSA MYSTICA

La Rosa Mystica nasce da un’intuizione di Sergio Oderda, direttore della cooperativa sociale Il Cammino: creare cioè una rosa speciale dedicata alla Madonna, un fiore unico, raro, profumato, una rosa mistica, per celebrare il 150° anniversario della proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione di Maria. 

Lunedì 21 novembre 2005 vi è stata l'assegnazione del titolo di Rosa Mystica da parte della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa. Giovedì 8 dicembre 2005, in occasione della festa della Madonna Immacolata, la rosa è stata donata a Papa Benedetto XVI.

LE STELLE DI MARIA

Le vere stelle "buone", le sole che possiamo adottare con serenità perchè di uso nella cultura cristiana e nella Chiesa Cattolica, sono quelle rispettivamente a 6 e soprattutto 8 punte:

la stella a 6 punte è il simbolo della casa del Re Davide: il nome Davide in ebraico antico (al tempo di Re Davide) è formato da tre lettere, "Dalet", "Vav" e "Dalet". La lettera Dalet in antico ebraico è un triangolo. Re Davide usava la stella a sei punti come firma. La lettera di mezzo, "Vav", significa sei - ecco perchè la stella ha sei punte. Le sei punte simbolizzano il potere di Dio sull'universo e la sua protezione da tutte e sei le direzioni: Nord, Sud, Est, Ovest, Su e Giù. Re Davide ha usato questo simbolo sul campo di battaglia sul suo scudo. Nel contesto ebraico poi la Stella di Davide è nota anche come Stella del Creatore, in cui ognuna delle sei punte rappresentano un giorno della settimana e il centro corrisponde al Sabato.

In ambito cristiano dal Re Davide sappiamo discendere il Messia, Gesù Cristo, e la stella a 6 punte ci riporta al mistero dell'Incarnazione anche perché costruita con due triangoli intersecati l'uno nell'altro e nell'antichità fu attribuita, come simbolo, a Maria: luogo d'incontro tra il Cielo e la Terra;

la stella a 8 punte è uno dei simboli fondamentali della dea Ishtar, il cui culto era diffuso in area mesopotamica, ma anche di tutte le divinità femminili corrispondenti, come Astarthe, Iside, Afrodite e Venere, per citare gli esempi maggiori. L’origine di tale associazione è dovuta a motivi di carattere astrologico. La dea, in generale, è sempre stata associata al pianeta Venere, che si presenta all’osservazione diretta nella sua duplice natura di "Stella del Mattino" e "Stella della Sera". Era noto già agli antichi astronomi sumeri che tale pianeta segue un ciclo di fasi la cui durata corrisponde ad otto anni terrestri, e quindi l’Ottonario è diventato uno degli attributi della dea e del femminino sacro.

Il cristianesimo ha assorbito questo simbolismo e nel passaggio dal culto della dea e della "grande madre" a quello della Madonna, Madre di Dio, la stella a 8 punte è diventata anche un attributo mariano.

La troviamo rappresentata più frequentemente sul suo capo, oppure sul manto, e possono indicare la verginità prima, durante e dopo il parto e/o anche i tre doni che la Santa Vergine ha ricevuto dalla Santissima Trinità secondo quanto rivelato da Lei stessa a Santa Matilde di Hackeborn:

1) onnipotenza in Cielo e in terra; 2) scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli; 3) amore misericordioso secondo solo a Dio.

Questa stella appare anche sul manto della Madonna di Guadalupe, che sappiamo esser stato disegnato da Dio stesso ed esser una vera e propria mappa di simboli significativi sia per l'antico popolo azteco sia per i cristiani del XVI secolo ma ancor di più per la scienza attuale che scopre ogni giorno nella tilma sorprendenti messaggi: una vera e propria "sindone" della Madre di Dio.

Nella simbologia cristiana il numero 8 rimanda rispettivamente: agli 8 sacramenti ( i 7 sacramenti della Chiesa più l'ottavo che è la comunione ecclesiale); al giorno dopo i 7 giorni della creazione, l'ottavo, il giorno della risurrezzione di Cristo, ossia la nuova creazione; e come già detto precedentemente questa stella, nella sua forma, si rifà inoltre, secondo la cultura precristiana, anche alla stella del mattino che veniva così rappresentata, la quale è entrata nella tradizione cattolica come uno degli attributi della Madonna e presente nelle Litanie Lauretane (STELLA DEL MATTINO e STELLA DEL MARE).

L'importanza di questa stella nel passato è enorme in quanto guida dei naviganti e dei viaggiatori, simbolo così della guida sicura a Gesù Cristo della Madre di Dio, Lei che è Madre della Fede, Madre della Chiesa. Dante Alighieri nella Divina Commedia, canto XII (88-90) del Purgatorio, sottolinea l'importanza di questa stella come luce che illumina il cammino.

La stella a 8 punte mostra tutta la sua cattolicità nella Basilica di San Pietro a Roma:

infatti dalla visita virtuale si può costatare come molte di esse siano presenti sull'altare, sul pavimento circostante incastonate nel marmo e disegnate a decine nel centro della cupola attorno alla gloria di San Pietro. Sono presenti anche sulla parete esterna del Palazzo Apostolico Vaticano, palazzo nel quale il Papa ha il proprio studio dalla cui finestra si affaccia per l'Angelus domenicale. 

Lo stesso successore di Pietro, Papa Francesco, nel giorno del suo insediamento festa di San Giuseppe, ha voluto manifestare la sua devozione alla Santa Vergine facendo mettere nel suo stemma pontificio i simboli della Sacra Famiglia: il sole ignaziano, stemma dei Gesuiti, per Gesù Cristo; il fiore di nardo per San Giuseppe; la stella a 8 punte per la Madonna! E' importante notare che nel suo vecchio stemma vescovile c'era la stella a 5 punte (massonica) e facendola sostituire ha mostrato al mondo la vera stella simbolo di Maria Santissima una volta per tutte!

Per approfondimenti vedi sezione "Pastorale-Vigilate"

8 DICEMBRE 12:00 - L'ORA DI GRAZIA

Così disse la Madonna l´8 dicembre 1947 a Pierina Gilli a Montichiari (BS):


« Desidero che ogni anno, il giorno 8 Dicembre, si pratichi a mezzogiorno l´Ora di Grazia universale; con questa pratica si otterranno numerose grazie spirituali e corporali ... Sia riferito al più presto possibile al Sommo Padre della Chiesa Cattolica Papa Pio XII che desidero che quest´Ora di Grazia sia conosciuta ed estesa a tutto il mondo. Quelli che non potranno recarsi nelle rispettive chiese, otterranno da me le grazie pregando anche nelle loro case ».


Preghiera a Maria SS. "Rosa Mistica"


Vergine Immacolata, Madre di Grazia, Rosa Mistica, a onore del Tuo Divin Figlio, ci prostriamo davanti a Te per implorare da Dio misericordia: non per i nostri meriti, ma per la tua bontà del tuo Cuore materno, chiediamo aiuti e grazie, sicuri che ci esaudirà.

- Ave Maria


Madre di Gesù, Regina del S.Rosario, e Madre della Chiesa. Corpo mistico di Cristo, impetriamo per il mondo riarso dalle discordie il dono dell´unità e della pace e tutte quelle grazie che possono convertire i cuori di tanti tuoi figli!

- Ave Maria


Rosa Mistica, Regina degli Apostoli, fa´ fiorire attorno agli Altari Eucaristici numerose vocazioni religiose e sacerdotali che, con la santità della vita e lo zelo ardente per le anime possano estendere il Regno del tuo Gesù in tutto il mondo! Ricolma pure noi dei tuoi favori celesti!

- Salve Regina


Rosa Mistica Madre della Chiesa, prega per noi! -

IL ROSARIO DELL'IMMACOLATA

Apparizioni della Madonna a Barbara Ruess, Santuario di Marienfried, GERMANIA

 

E’ il 13 maggio 1940, anniversario delle apparizioni di Fatima e lunedì di Pentecoste. Barbara sta passeggiando nel bosco di suo padre, limitrofo a Pfaffenhofen. Amante delle camminate, sta percorrendo la stessa strada del giorno prima nella speranza di ritrovare la corona del Santo Rosario smarrita a Pentecoste. Durante il cammino, si chiede quali misteri del rosario debba recitare, se i gloriosi o i gaudiosi. A un tratto, una bella signora la raggiunge dicendole: "Tu stai pensando che corona devi recitare. Io ti voglio insegnare un altro Rosario, e così pregheremo insieme". Barbara le chiede: "Scusi, come mai conosce il mio pensiero? Chi è Lei?" - La signora risponde: "Non è importante saperlo; se tu reciterai con diligenza questo Rosario, imparerai a conoscermi meglio". E le insegna il Rosario dell'Immacolata. In questo Rosario, dopo i soliti misteri, vengono recitate le invocazioni seguenti, una diversa dopo ogni Ave Maria dei cinque diversi misteri: “Per la tua Immacolata Concezione, salvaci!”, dopo ogni Ave Maria del primo mistero; “Per la tua Immacolata Concezione, proteggici!”, per il secondo mistero; “Per la tua Immacolata Concezione, guidaci!”, per il terzo; “Per la tua Immacolata Concezione, santificaci!” per il quarto; “Per la tua Immacolata Concezione, governaci!” per il quinto. La Signora aggiunge che è sempre bene indicare una intenzione di preghiera, ricordando cioè una persona o una comunità.

"E' necessario che i miei figlioli lodino, glorifichino e ringrazino di più l'Eterno. Egli li ha creati proprio per questo, per la sua Gloria". Alla fine di ogni Rosario, si devono recitare queste invocazioni: "Tu grande, Tu fedele Mediatrice di tutte le grazie!". Si deve pregare molto per i peccatori. Per questo è necessario che molte anime si mettano a mia disposizione, in modo che Io possa dar loro l'incarico di pregare. Ci sono tante anime che stanno aspettando solo la preghiera dei miei figli.”


“Pregate e sacrificatevi a Dio per mezzo mio! Pregate sempre! Recitate il Rosario! Al Padre domandate tutto quanto vi occorre per mezzo del mio Cuore Immacolato! Egli concederà quanto chiedete, se questo sarà a Sua maggior gloria. Recitate quel Rosario, sì ricco di grazie, dell'Immacolata, come io ti ho insegnato.Con questo Rosario non chiedete beni materiali, ma chiedete grazie per ogni anima, per le vostre comunità, per i popoli, affinché tutti amino ed onorino il Divin Cuore. Continuate a onorare il sabato a me dedicato, come Io ho chiesto.E' necessario che gli apostoli e i sacerdoti si consacrino particolarmente a Me, affinché i grandi sacrifici che l'Imperscrutabile vuole appunto da loro, venendo posti nelle mie mani, aumentino in santità e valore. Offritemi molti sacrifici! Fate che la vostra preghiera sia un sacrificio! Non siate egoisti! Oggi la cosa che solo vale è questa: offrire all'Eterno gloria e riparazione.” 

LA GRANDE PROMESSA DEL CUORE DI MARIA: I PRIMI 5 SABATI

La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia:

"Gesu’ vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato."

Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna!

Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”.

E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo:

A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.

 

Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni: 1 Confessione, fatta entro gli otto giorni precedenti, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella confessione si dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella confessione seguente. 2 Comunione, fatta in grazia di Dio con la stessa intenzione della confessione. 3 La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese. 4 La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo. 5 Recitare la corona del Rosario (misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi) con la stessa intenzione della confessione. 6 Meditazione: per un quarto d’ora ( ossia per almeno 1 minuto per ciascuno dei 15 misteri) fare compagnia alla SS.ma Vergine meditando sui misteri del Rosario.

Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose:Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria. 1 Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione. 2 Contro la sua Verginità. 3 Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini. 4 L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata. 5 L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre. 

SUPPLICA ALLA REGINA DEL SS. ROSARIO DI POMPEI

Scritta dal Beato Bartolo Longo (1841-1926).

Da recitarsi l'8 maggio alle 12:00 e la prima domenica di ottobre.

LA MEDAGLIA MIRACOLOSA

 

"O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te!"

 

Questa invocazione, ripresa in numerose preghiere, è stata rivelata a Catherine Labouré durante un'apparizione della Madonna, il 27 novembre 1830, a Parigi. "Fa' coniare una medaglia su questo modello. Tutte le persone che la porteranno benedetta, specialmente al collo, e reciteranno la breve preghiera, godranno di una specialissima protezione della Madre di Dio e riceveranno grandi grazie. Le grazie saranno abbondanti per chi la porterà con fiducia"

La vera medaglia miracolosa ha sul retro le stelle a 6 o 8 punte, dovreste trovarla facilmente dalle suore paoline. Purtroppo in commercio ci sono tante medaglie con stelle a 5 punte: non accettatele!

MEMORARE

Il Memorare è una preghiera alla Madonna, solitamente ma falsamente attribuita a Bernardo di Chiaravalle, e composta verosimilmente nel XV secolo. Le esatte parole del Memorare attuale si sono stabilizzate nel XIX secolo, e furono indulgenziate da papa Pio XI nel 1846.

DEVOZIONE DELLE TRE AVE MARIA

Santa Matilde di Hackeborn (1241-1299), pensando con timore al momento della sua morte, pregava la Madonna di assisterla in quel momento estremo. La risposta della Madre di Dio fu molto consolante: “Sì, farò quello che tu mi domandi, figlia mia, però ti chiedo di recitare ogni giorno Tre Ave Maria:

- la prima per ringraziare l'Eterno Padre per avermi resa onnipotente in Cielo e in terra;

- la seconda per onorare il Figlio di Dio per avermi dato tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti i Santi e di tutti gli Angeli;

- la terza per onorare lo Spirito Santo per avermi fatta, dopo Dio, la più miseri­cordiosa”.

 

PREGHIERA

 

O Maria, Madre di Gesù e Madre mia, difendimi dalle insidie del maligno in vita e particolarmente nell’ora della morte :

- per il Potere che ti ha concesso l’Eterno Padre. Ave, Maria...

- per la Sapienza che ti ha concesso il Divin Figlio. Ave, Maria...

- per l’Amore che ti ha concesso lo Spirito Santo. Ave, Maria...

 

 

San Luigi Maria Grignon del Monfort in "Il segreto meraviglioso del Santo Rosario" scrive:

 

[ 52] " Gli angeli in cielo rivolgono alla beata Vergine Maria questo saluto: Ave, non a voce ma nella mente. Essi infatti sanno che per mezzo di tale saluto la rovina degli angeli è stata riparata, Dio si è fatto uomo e il mondo è stato rinnovato" (B. Alano, De origine et progressu fratemitatis, c. VII) .

"lo stesso, conoscendo la forza dell'annuncio del Signore, recitavo questo saluto con molto fervore. E, in verità, nel mio essere naturale umano io pregavo Maria nel suo essere soprannaturale divino di grazia e di gloria " (beato Alano).

"La beatissima Vergine appare di notte ad una consorella della confraternita di S. Maria mentre riposava nel suo giaciglio e le disse: Non aver paura, figlia mia, della tua tenera Madre alla quale ogni giorno rendi pii servizi, ma ti raccomando di perseverare. Sappi infatti, che al saluto angelico io provo tale gioia che nessuno mai può spiegare" (Guillaume Pepin, Rosario aureo, sermone 47).

[ 53] Ciò è confermato da una visione di santa Gertrude. Nelle sue Rivelazioni, libro IV, c. XI, si legge: "Al mattino di una festa dell 'Annunciazione della beata Vergine Maria, mentre nel monastero dove ella risiedeva si cantava l' Ave Maria, santa Gertrude vide abbondanti rivoli che partendo dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo in soavissimo émpito nel cuore della Vergine Madre, e dal cuore di lei ritornavano impetuosi verso la propria sorgente. Da questo flusso della Trinità scaturiva per Maria il dono di essere la più potente dopo il Padre, la più sapiente dopo il Figlio e la più amorevole dopo lo Spirito Santo. In quell'occasione la santa apprese anche che ogni qualvolta i fedeli recitano il saluto angelico, i tre ruscelli misteriosi circondano con maggiore impetuosità e abbondanza la beatissima Vergine, si precipitano nel santissimo cuore di lei, e dopo averla inondata di dolcezza ritornano in seno a Dio. Così essi rifluiscono con mirabile gaudio verso la loro sorgente, e da questo fluire si diffondono vene di gioia e di salvezza eterna su ciascuna persona degli angeli e dei santi e su quanti in terra ricordano lo stesso saluto, da cui si rinnova ogni bene in tutti coloro che sono raggiunti dalla salvifica incarnazione del Figlio di Dio " .

[54] Ed ecco le parole che la beata Vergine disse in una visione a santa Matilde: "Nessuno giunge mai a scoprire cosa più grande di questo saluto. Ed è impossibile salutarmi in modo più dolce che con le stesse parole piene di rispetto con le quali Dio Padre mi ha salutata".

Il beato Dionigi il Certosino così racconta a proposito dell'apparizione della beata Vergine ad un suo devoto: "Ecco, scritte su questo manto, tutte le Ave Maria che mi hai rivolto. Quando quest'altro lembo del manto sarà pieno di Ave Maria io ti porterò nel regno del mio dilettissimo Figlio ".

SCAPOLARE DEL CARMELO

La Santissima Vergine nel 1251 apparve al Carmelitano San Simone Stock e gli consegnò lo Scapolare, perché fosse usato sopra le vesti, docendogli: "Ricevi, figlio dilettissimo, lo Scapolare del tuo Ordine, segno della mia fraterna amicizia, privilegio per te e per tutti i carmelitani. Coloro che moriranno rivestiti di questo Scapolare non andranno nel fuoco dell'Inferno. Esso è un segno di salvezza, di protezione e di sostegno nei pericoli e di alleanza di pace per sempre".

In un'apparizione al Papa Giovanni XXII (1322), riferendosi a quelli che avrebbero portato lo Scapolare durante la loro vita, la Santissima Vergine disse quanto segue:

 

“O Giovanni! O Giovanni! Vicario del mio diletto Figlio, io ti scamperò dal tuo nemico per mezzo delle Mie preghiere, esaudite dal mio dolcissimo Figlio, così tu, per riconoscenza ai miei benefici, concedi al mio santo e devoto Ordine del Carmelo, incominciato da Elia ed Eliseo su quel monte, un’ampia e generosa conferma … con la quale approvazione, da vero Vicario del mio Figlio, tu sancirai sulla terra quello che fu decretato in cielo, che cioè chiunque persevererà nel voto di Obbedienza, castità, povertà, o sarà entrato nell’Ordine, si salverà.

E se altri per devozione entreranno in quella santa religione, portando il segno dell’abito santo, con nomi di confratelli o consorelle del predetto Ordine, saranno liberi e assolti da una terza parte dei loro peccati … e se nel giorno in cui essi morranno saranno confinati nel Purgatorio, Io Madre di Grazia scenderò nel sabato dopo la loro morte e quelli che troverò in Purgatorio li libererò, per condurli al Monte Santo della vita eterna. Devono però i confratelli e le consorelle, recitare le ore canoniche come sarà necessario secondo la Regola data da Alberto; quelli che non sanno recitarla dovranno osservare i digiuni nei giorni prescritti dalla Chiesa e, se non saranno dispensati da qualche giusto impedimento, astenersi dalle carni il mercoledì e il sabato, eccetto il giorno della Natività del mio Figlio”

 

Leggere anche l'articolo di Corrispondenza Romana

  

I doveri di chi indossa lo scapolare carmelitano, di Padre Angelo Bellon

 

 

07-15 LUGLIO: NOVENA ALLA MADONNA DEL CARMELO / 16 LUGLIO:SUPPLICA
Tratta da:
http://www.ilcarmelo.it/lo-scapolare/devozione-alla-madonna-del-carmine-2.html
http://monasterocarpineto.it/component/content/article/1-ultime/362-ordinario.html
Novena e Supplica alla Madonna del Carme
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IL SANTO ROSARIO

Il Rosario non nacque in modo miracoloso.
Secondo Alano de la Roche o.p. (†1475), il primo a prediccare il Rosario sarebbe stato S. Domenico (1170?-1221), fondatore dell'Ordine dei frati predicatori; egli l'avrebbe ricevuto per rivelazione dalla Madonna stessa. L'amore per Maria Santissima attraverso il Santo Rosario ispirò nel tempo varie forme di preghiera: "Rosario vivente", "fraternità del rosario" e "ora di guardia"

 

IL SANTO ROSARIO - LE QUINDICI PROMESSE DELLA MADONNA

1. Coloro che mi serviranno con costanza recitando il Rosario riceveranno qualche grazia speciale.

2. A tutti quelli che reciteranno con devozione il mio Rosario prometto la mia protezione speciale e grandi grazie.

3. Il Rosario sarà un'arma potentissima contro l'inferno, eliminerà i vizi, libererà dal peccato, distruggerà le eresie.

4. Farà rifiorire le virtù e le opere sante, otterrà alle anime abbondantissime misericordie da Dio; trarrà i cuori degli uomini dal vano amore del mondo all'amore di Dio e li eleverà al desiderio delle cose eterne. Oh! quante anime si santificheranno con questo mezzo!

5. L'anima che si affida a me col Rosario non perirà.

6. Chiunque reciterà il Rosario con devozione con la meditazione dei misteri non sarà oppresso da disgrazie, non sperimenterà l'ira di Dio, non morirà di morte improvvisa, ma si convertirà se peccatore; se invece giusto, persevererà in grazia e sarà giudicato degno della vita eterna.

7. I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti.

8. Voglio che coloro che recitano il mio Rosario abbiano in vita e in morte la luce e la pienezza delle grazie; partecipino in vita e in morte dei meriti dei beati.

9. Libero ogni giorno dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.

10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.

11. Qualunque cosa chiederai col Rosario la otterrai.

12. Soccorrerò in ogni loro necessità coloro che diffonderanno il mio Rosario.

13. Ho ottenuto da mio Figlio che gli iscritti alla Confraternita del Rosario possano avere per confratelli in vita e in morte tutti i santi del cielo.

14. Coloro che recitano il mio Rosario sono miei figli e fratelli di Gesù Cristo, mio unigenito.

15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.

IL SANTO ROSARIO E' L'ORAZIONE PIU' SUBLIME
 
"E' singolare illusione del demonio credere che esistano preghiere più sublimi del Pater e dell'Ave, e abbandonare queste preghiere divine che sono sostegno, forza e custodia dell'anima. Convengo che non sempre è necessario recitarle vocalmente e che la preghiera interiore è, in certo senso, più perfetta della vocale: ma vi assicuro che è molto pericoloso, per non dire dannoso, abbandonare di propria iniziativa la recita del Rosario col pretesto di una più perfetta unione con Dio.
L'anima sottilmente orgogliosa, ingannata dal demonio meridiano, si sforza quanto le è possibile per elevarsi interiormente al grado sublime dell'orazione dei Santi, disprezza e trascura, perciò, i tradizionali metodi di preghiera che giudica buoni solo per le anime ordinarie; chiude da sé medesima l'orecchio al saluto di un Angelo e perfino alla preghiera composta da Dio e da Lui praticata e comandata: Voi pregherete così: Padre nostro (Mt 6,9. 53 Il Montfort pone in nota il testo seguente di S. CATERINA DA SIENA, Rivelazioni: “ Chiunque, giusto o peccatore, ricorre a Lei con devoto rispetto non sarà mai né deluso né divorato dal demonio dell'inferno”). E in tal modo cade da illusione in illusione, da precipizio in precipizio.

"San Luigi Grignion de Monfort "Il segreto meraviglioso del santo rosario" paragrafo 77

PREGHIERA DI SAN BERNARDO DA CHIARAVALLE (1090-1153)

"Chiunque tu sia, 
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che, 
più che camminare sulla terra, 
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste, 
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella, 
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca! 
Se sei sbattuto dalle onde della superbia, 
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia, 
guarda la stella, invoca Maria. 
Se l’ira o l’avarizia, o le lusinghe della carne 
hanno scosso la navicella del tuo animo, guarda Maria. 
Se turbato dalla enormità dei peccati, 
se confuso per l’indegnità della coscienza, 
cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza 
e dall’abisso della disperazione, pensa a Maria. 
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore, 
e per ottenere l’aiuto della sua preghiera, 
non dimenticare l’esempio della sua vita. 
Seguendo lei non puoi smarrirti, 
pregando lei non puoi disperare. 
Se lei ti sorregge non cadi, 
se lei ti protegge non cedi alla paura, 
se lei ti è propizia raggiungi la mèta."

SUB TUUM PRAESIDIUM

Il Sub tuum praesidium (in italiano: sotto la tua protezione) è il più antico inno (tropàrion) devozionale cristiano alla Madonna, risalente al III secolo e ancora oggi usata in tutti i principali riti liturgici cristiani.

LA ROSA DI GERICO ( O DEL DESERTO)

Un'antica leggenda racconta che Giuseppe e Maria fuggendo con il Gesù bambino dalla strage degli innocenti decretata da Erode, fecero una sosta per riposare mentre attraversavano le pianure di Gerico: toccando terra la Madonna, nello scendere dall'asino con il Divino Figlio in braccio, una pianta a forma di verde rosa sorse ai suoi piedi per salutare il Salvatore: era la Rosa di Gerico.    

Più tardi, quando Gesù si ritirava a pregare nel deserto, la Rosa lo inseguiva rotolando spinta dal vento. La notte la pianta si fermava accanto ai piedi del Redentore e all'alba lo dissetava con le gocce di rugiada che per Lui intrappolava nelle foglie verdi e lucenti. Commosso dall'umile offerta, Gesù la benedisse.

Durante l'intera vita del Nazareno, La Rosa di Gerico continuò a vagare fresca e verde in terre di Galilea, dell'Egitto e dell'Arabia, ma quando il Signore spirò sul Golgota tutte le piante morirono insieme a Lui e insieme a Lui ritornarono alla vita tre giorni dopo. Da allora, in ricordo della Passione del Cristo, la Rosa muore e rinasce periodicamente; venne così chiamata il Fiore della Resurrezione e cominciò a prodigare il suo benefico influsso su tutti quelli che sanno coltivarla e curarla con amore.