CULTURA
CITAZIONI
CAMMINO
IL CAMMINO QUOTIDIANO
"Un pellegrinaggio è come il cammino spirituale di una persona. Ovvero non sta tanto nei grandi botti di sentimento, in locuzioni interiori o picchi contemplativi – può essere anche in questi – ma ordinariamente è nel cammino quotidiano, quando non senti niente, o senti solo fatica o dolore, ed è lì che cresciamo: nella “notte della fede”, come ci insegna il nostro santo Padre Giovanni della Croce, che non è un evento iperuranico per pochi mistici, ma qualcosa che può passare anche per i nostri acciacchi e le nostre vesciche, per le nostre incomprensioni e frustrazioni quotidiane che sembrano annichilire tutti i nostri aneliti di anime belle…è proprio lì che cresciamo, è proprio lì che comprendiamo che “il Signore è qui che ti chiama”, qui e non altrove, qui dove tu sei spento e smorto e scarico e capisci che ciò è provvidenziale affinché subentri Lui: perché un mistico lo fa Dio, facendosi breccia in noi, e non noi coi nostri bei sentimenti o approfondimenti di significati. Solo allora scopri che l’interiorità è il contrario dell’estraneità – e non dell’esteriorità; che l’interiorità è relazione – e non intimismo. Che questa scuola d’interiorità la si frequenta camminando insieme, in un pellegrinaggio, in una comunità."
Padre Gianni Bracchi OCD (pellegrinaggio in Terra Santa 2015)
DIMENTICARSI DELLA META
"Non perdete di vista verso dove state andando, e badate a non rendere troppo piacevole il cammino, perchè capita di entusiarmarsi troppo e dimenticarsi della meta".
(Papa Francesco, allora cardinale, cita un autore del II secolo nel libro "Il cielo e la terra", cap X)
IL PERICOLO DEL QUIETISMO
"Il pericolo è innamorarsi del sentiero e perdere di vista la meta, e un altro pericolo è il quietismo: guardare alla meta e non fare niente lungo il cammino. Il cristianesimo ha avuto epoche di forti movimenti quietisti, che andavavo contro il precetto divino secondo cui bisogna trasformare la terra, lavorare."
(Papa Francesco, allora cardinale, "Il cielo e la terra", cap X)
LA DIMORA D'ERBA
"Avevo sospirato per te un tempo, e ora finalmente respiravo per quel poco che si possa aprire all'aria, al vento, una dimora d'erba."
(Sant'Agostino - Confessioni, libro nono 7.16)